Freetime- Antares 16-23 di Luigi Starace



Non è partito col piede giusto il campionato di serie C maschile di pallamano per la Freetime Handball, la squadra sipontina di pallamano, unica compagine di Capitanata.

Una vittoria avrebbe subito galvanizzato lo spogliatoio, ma forse non tutti i mali vengono per nuocere e la tensione agonistica sul volto dei sipontini scema subito a fine gara: manca il bottino ma l’autostima è alta e la sfida di ritessere le fila dopo undici anni è ben lanciata. Sorride anche capitan Tomaiuolo, portiere titolare e vera e propria memoria storica della pallamano sipontina. Sorride nonostante il ghiaccio sul viso. Certo il dolore per la piccola contusione svanirà presto, mentre la sensazione di rinascita sarà più longeva. La Freetime non lo nasconde. Non vuole vincere il campionato, vuole esserci. Tricarico, il mediano centrale, nonostante l’espulsione per somma di falli è disteso. Stanchezza da sport, non da nirvana, sia inteso.

La partita ha avuto un alto ritmo di scambi, non tutti fruttuosi, visti i numerosi contropiedi e a dispetto del numero di penalità fischiati ha visto un solo espulso per parte. Agonismo quindi, ma non antisportività. Ad Ardò, pivot, va il merito del primo goal segnato dalla Freetime al terzo minuto di gioco.


Nel primo tempo la Freetime paga il rodaggio più di quanto avesse messo in conto e dopo aver recuperato lo 0-2 iniziale con percussioni in zona centrale diventa incapace di finalizzare le azioni di gioco per ben cinque minuti, durante i quali Lippolis e Negro dell’Antares Sannicola (LE) spingono i salentini, più giovani e dagli schemi meglio calibrati, ad un euforico 2-6. Il coach sipontino Armillotta cerca una soluzione nel turn over e negli scambi scalari ma in difesa i riflessi non sono ancora al meglio e nonostante le penetrazioni di Calò, terzino, e Gelsomino, ala, il punteggio del primo tempo termina con un pesante 7-15.



La pausa fa bene ai sipontini che riaprono il secondo tempo con un goal al 32 sec di gioco, su rigore segnato da Gelsomino. La difesa risulta meglio tarata e il gioco dei salentini viene continuamente spezzato e interrotto, soprattutto nelle aree dei terzini, ma, complice la fatica e una forma fisica globale della squadra calante, il gap di punteggio non cala e per gli ospiti è semplice giocare con molto opportunismo le palle in attacco. Tricarico, sembra aver capito il punto debole dell’Antares, ma è costretto ad uscire per somma dei falli commessi e la Freetime di fatto gioca metà del tempo in inferiorità numerica, riuscendo a portare al tiro proficuo Calò ripetutamente, ma non basta. Termina 16-23. Il pubblico applaude. Il ritorno, comunuque, c’è stato.



A conferma che la pallamano è uno sport che unisce anziché dividere riportiamo il post dell’Antares inserito sul blog della Freetime:
“Ringraziamo dirigenti, tecnici ed atleti per la cortese ospitalità riservataci. Avete un palasport, un pubblico ed un’organizzazione invidiabili. Salutando calorosamente il vostro ritorno nel “circo” della pallamano pugliese, vi auguriamo di raggiungere presto gli obiettivi prefissati. Arrivederci a Sannicola!”















Tabellini

Freetime Manfredonia – Antares Sannicola 16-23

Freetime, goal segnati
Calò 6, Gelsomino 5, Tricarico 2, Delli Bergoli-Ardò-Grieco 1. Espulso: Tricarico
All. Armillotta.

Antares, goal segnati
Negro 8, Lippolis 5, Simone-Nucida 3, Colopi 2, De Giovanni-Albanese 1. Espulso: Lippolis
All. Zappia
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